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La Conferenza afro-asiatica di Bandung del 1955 passò alla storia per aver riunito i paesi dell'Asia e dell'Africa che, per la prima volta, discussero del loro futuro in maniera autonoma senza l'ingerenza dei vecchi dominatori coloniali, ponendo le basi di quello che sarebbe poi stato conosciuto come il "non allineamento". Avvalendosi di un'ampia ricerca bibliografica, di fonti giornalistiche italiane d'epoca e di una relazione inedita presentata dall'Ambasciatore Francesco Jacomoni di San Savino nel 1956, il saggio presenta un quadro del contesto internazionale in cui si svolse la Conferenza, delle posizioni degli attori coinvolti e di come l'Italia - con la sua opinione pubblica e la sua diplomazia - recepì ciò che stava accadendo agli antipodi e che era destinato a modificare per sempre i destini di quasi metà della popolazione mondiale.